In Malattia di Meniére

 

 

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L’applicazione nell’orecchio medio della gentamicina è un trattamento medico comune nella terapia della malattia di Ménière non controllata. L’obiettivo dello studio è quello di valutare l’effetto dell’idrope endolinfatico sul trasporto delle gentamicina nell’orecchio interno.

 

Metodo

 

Sono state valutate le concentrazioni di gentamicina nella perilinfa in correlazione all’idrope endolinfatico in un modello animale. Un gruppo di 24 guinea pigs sono stati sottoposti all’ostruzione chirurgica del sacco endolinfatico e del dotto endolinfatico dell’orecchio destro. La gentamicina veniva applicata direttamente nel recesso della finestra rotonda dell’orecchio destro o attraverso un’iniezione transtimpanica. Gli campioni di liquido perilinfatico sono stati raccolti in momenti diversi. Il quadro  istologico è stato utilizzato per valutare leffetto delle gentamicina in relazione ad grado di idrope.

 

Risultati

 

Negli animali con idrope endolinfatico, sono state osservate concentrazioni più basse di Gentamicina dopo 20 o 120 minuti dalla iniezione endotimpanica o dalla applicazione direttamente nel recesso della finestra rotonda, rispetto ai controlli. Questa differenza ha raggiunto la significatività statistica nel gruppo nel quale è stata applicata direttamente nella nicchia della finestra rotonda (Mann-Whitney, p = 0,007).

Una correlazione negativa tra concentrazione di gentamicina nella perilinfa e grado di idrope è stata  osservata in entrambi i gruppi, dopo 120 minuti dalla iniezione intratimpanica (correlazione di Spearman, nicchia della finestra rotonda p <0,001; TT p = 0,005).

 

Conclusioni

 

Lo studio indica che il grado di idrope endolinfatico ha un’interferenza negativa sul trasporto di gentamicina nell’orecchio interno dopo la sua applicazione nell’orecchio medio.

 

Sezioni della coclea.

Secondo giro della coclea sinistra (A) e destra (B) al microscopio ottico e alla colorazione blu di toluidina. Le punte di freccia indicano la dilatazione della membrana di Reissner (B). (SM: scala media, SV: scala vestibuli, ST: scala tympani).

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Showing 2 comments
  • Dr. Rosario La Gumina
    Rispondi

    L’articolo del dr.Pellitteri,può essere preso come spunto di riflessione sul comportamento terapeutico da seguire nella malattia di Menière.
    Dalla mia esperienza pluriennale sui menierici, l’Ecog peritimpanica ,tecnica non invasiva,costituisce un test routinario,che utilizzo ambulatorialmente,quale ausilio nell’identificazione delle varie fasi della malattia di Menière.
    La tecnica peritimpanica ci permette di programmare l’iniezione di gentamicina in quei pazienti che non rispondono più alle terapie convenzionali o che hanno ripetute crisi otolitiche tipo Tumarkin.
    La registrazione dei potenziali cocleari mediante Ecog,consente di verificare, attraverso i parametri come il rapporto SP/AP ,con stimolazione condotta con click e tone burst a 500KHz e/o 1-2 kHz a polarità alternata, a 130 dB SPL,il grado d’idrope endolinfatica prima e dopo terapia corticosteroidea,urea e acetazolamide etc..
    La verifica della riduzione dell’idrope è il momento più favorevole per eseguire l’iniezione di gentamicina.
    Nella mia esperienza,questo procedimento, con questa tempistica è stato sempre rispettato. .
    Esami funzionali vestibolari vengono eseguiti di routine prima e dopo trattamento,e quindi una scomparsa e/o riduzione della N10 all’oVEMP così come una riduzione del VOR con il vHIT o una iporeflessia marcata alla calorica,comprovano il successo terapeutico con gentamicina.
    Da quanto detto ,si sottolinea l’importanza dell’ecog come esame predittivo d’idrope endolinfatica e quindi imprescindibile nella condotta terapeutica con la gentamicina.
    Infatti, la nostra esperienza clinica conferma i risultati del lavoro citato,e cioè che l’idrope riduce o vanifica l’azione della gentamicina e che il trattamento è più efficace se non siamo di fronte ad un’idrope massiccia.

  • Dr. Giuseppe Pellitteri
    Rispondi

    Mi provo in perfetta sintonia con quanto detto dalla collega Rosario La Gumina. Se è vero com’è vero che l’idrope endolinfatico riduca l’assorbimento e quindi l’attività terapeutica della gentamicina intratimpanica, è imprescindibile un esame elettrococleografico il quale potrà quindi essere predittivo della attività terapeutica del farmaco, e quindi nell’ambito della medicina di precisione, scegliere il momento più idoneo al trattamento con la gentamicina stessa. La semplicità di esecuzione dell’esame e la immediata lettura del risultato possono orientare l’operatore alla condotta terapeutica più appropriata sopratutto come tempistica di esecuzione.

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